A cura di Gianni Guadalupi. Testi di Jean Salmon, Lady Mary Wortley Montagu, Helmuth von Moltke, Eustace Clare Grenville Murray, Théophile Gautier, Edmondo de Amicis, Giuseppe Antonio Borgese
1991 / 216 PAGINE.
Lingua: italiano
La reggia dei sultani turchi, variegato palcoscenico su cui si recitavano le invidiabili lussurie, le esecrabili crudeltà e le fastose pompe del Dispotismo Orientale.
Despoti deplorevoli e depravati, i sultani dell’Impero ottomano, i cui volti per la verità non troppo truci ci fissano sornioni da queste pagine, interpretarono per molti secoli, con perfetto physique du rôle, la parte dell’Autoctrate Malvagio ed Empio agli occhi dell’Europa. Nel teatro detto Sublime Porta, fra le cui quinte questo volume ci invita a vagare, una tetra dinastia di guitti recitò un inesauribile repertorio di eccessi, turpitudini e stravaganze. Il periodo che fornì i copioni migliori fu quello cosiddetto Kadilar Sultanati: il sultanato delle favorite. Con questa etichetta evocante alle nostre orecchie occidentali lascivie, mollezze e lussurie, gli storici turchi bollarono un intero secolo, cento e più anni in cui nel Gran serraglio l’harem contò più del divano.