A cura di Cristian Valenti
2020 / 164 PAGINE.
Lingua: Italiano
La scelta di dedicare una presenza importante alla scultura all’interno di una collezione d’arte è coraggiosa e in certo senso controcorrente. In tempi in cui le forme di comunicazione ed espressive tendono all’immaterialità, le testimonianze scultoree, nelle varie forme e tecniche, costituiscono una presenza fisica ingombrante, che si impone per la sua evidenza e per il suo radicamento, in una storia più che in una tradizione.
Altrettanto rilevante è la scelta di costruire un percorso che congiunge gli artisti italiani che hanno operato in un periodo – tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento – spesso poco considerato.
Partendo da Vincenzo Vela – presente con un drammatico Spartaco – per approdare infine a Manzù e Bodini, passando per i bronzi di Andreotti, Gemito e Messina, la cera soffusa di Cifariello, la ceramica di Fontana, esplora le numerose correnti e forme espressive di un tempo che, pur piuttosto circoscritto è ricco di sperimentazioni, influssi, novità e ritorni alla tradizione.
La selezione di opere, supportata da un ricco apparato iconografico e raccontata attraverso testi critici e schede puntuali a cura di esperti e storici dell’arte, riporta alla luce nomi e opere fondamentali per la storia della scultura in Italia.