FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
Franco Maria Ricci Editore
Luxe, calme et volupté
6161

Jeanne Lanvin

Testi di Janine Alaux, François Baudot, Sylvie de Chirée, Patrick Mauriès
1988 / 208 PAGINE. Lingua: Testo in italiano e francese
La femminilità, nozione instabile e impossibile: questa potrebbe essere la sigla evanescente di Jeanne Lanvin. Al suo mito, che sembra ingigantirsi sempre più man mano che il tempo lo vela nelle sue nebbie, si ispira questo volume.
Vi è in Jeanne Lanvin qualcosa d’incrollabilmente riservato. Qualcosa di privato: personale, segreto, silenzioso. Qualcosa che la sottrae – oggi come allora – alla gran deriva mitologica della couture, al mito abbagliante e talvolta un po’facile, oggi sempre più vivo, che circonda i personaggi della stoffa, le grandi liturgie del lusso. Nulla vi è in lei che declini al romanzesco o alla provocazione trionfante e calma, all’ascetismo calcolato, oppure ancora alla risoluta eccentricità, o infine al gusto esacerbato ed estremista del lusso in sé. Il colpo d’occhio fornito da questo volume sulla sua carriera mette in evidenza un dato di fatto: in maniera discreta ma con pazienza ammirevole, la Casa ha saputo attraversare lo spazio di tempo che separa Worth da Schiaparelli, Redfern da Dior; è stata testimone e attrice della vera nascita e dello sviluppo della moda moderna, ricercando una formula personale priva di sigle e feticci.
Franco Maria Ricci Editore
Franco Maria Ricci Editore