Roland Barthes. Testi di: Roland Barthes, Achille Bonito Oliva, Corinna Ferrari
1978 / 180 PAGINE.
Lingua: Cinque edizioni: italiano, inglese, francese, spagnolo, russo
Giuseppe Arcimboldo è il maestro incontestato di tutti i pittori la cui opera si ispira al bizzarro. La sua “natura in posa” è qui decifrata da Roland Barthes, che ne propone la prima lettura moderna.
Giuseppe Arcimboldo, nato intorno al 1527, morto nel 1593, è il principe di coloro che hanno dipinto con spirito di bizzarria di gioco. Manierista, compose teste con fiori, frutta, libri, lingue di fuoco, animali, arnesi da cucina. La sua “maniera” è una trouvaille nel senso moderno; come i moderni, egli la ripeté e la variò per la meraviglia e il riso dei suoi committenti e mecenati. Le invenzioni di Arcimboldo non rispecchiano il mondo, ma sono cose “aggiunte al mondo”; non conta la realtà rappresentata, ma il gioco della rappresentazione e della combinazione grafica. In questo volume, la natura in posa di Arcimboldo è “letta” da un grande semiologo, Barthes, ed è preceduto da un sogno storico-critico dello studioso italiano Achille Bonito Oliva. Il volume riproduce, oltre alle “teste” di Arcimboldo, alcune opere degli arcimboldeschi e la splendida serie di costumi che l’artista disegnò per una festa alla corte di Rodolfo II, documento quasi ignoto del suo amore per le sfilate, i travestimenti, le metamorfosi euforiche.